Ryanair non demorde e rinnova l’appello al Comune di Venezia a eliminare l’aumento delle tasse del 38% (pari a 2,50 euro) deciso a partire da maggio scorso per tutti i passeggeri in partenza dal Marco Polo.
Un rincaro che la compagnia ritiene eccessivo e che si aggiunge alla tassa di 6,50 euro già in vigore, facendo dell’aeroporto di Venezia il più costoso d’Italia.
L'appello di Ryanair segue la decisione del Consiglio di Stato di martedì scorso di rinviare la sua sentenza sulla legittimità dell'aumento della tassa fino al 30 novembre, “creando - dice la nota del vettore - incertezza sia per le compagnie aeree che per i passeggeri”.
Impatto negativo anche sulla summer 2024
“Questo eccessivo aumento delle tasse deciso dal Comune di Venezia - aggiunge Ryanair - avrà un impatto negativo sulle persone, sulla connettività, sulla ripresa e sulla crescita del turismo post-Covid, come evidenziato dalla rimozione di un aeromobile da parte di Ryanair e dalla chiusura di sei rotte da/per l'aeroporto Marco Polo di Venezia il mese scorso, in risposta diretta all'aumento della tassa”.
Il clima d’incertezza, conclude il vettore, “potrebbe ostacolare l’operativo per la summer '24 della compagnia aerea da/per l'aeroporto Marco Polo di Venezia”.