La miniera low cost: in Italia raddoppia il costo delle ancillary

Non c'è solo l'aumento dei biglietti aerei, fotografato ormai da diversi studi e ricerce. Ad appesantire l'esborso sono anche le ancillary, che nell'ultima estate hanno visto un deciso aumento.

A fare i conti è corriere.it, che ha analizzato i dati di cinque low cost: Ryanair, easyJet, Wizz Air, Volotea e Vueling. Un gruppo che, sommato insieme, movimenta il 70% dei passeggeri da e per l'Italia.

I numeri non lasciano spazio a interpretazioni: dal 2019 ad oggi servizi come imbarco prioritario, valigia in stiva, prima fila, file anteriori e sedili standard hanno visto tutti un aggravio dei csti.

I numeri
Ad esempio l'imbarco prioritario, ovvero salire a bordo con il trolley a mano, è uno dei servizi più acquistati dai clienti. E se nel 2019 il cliente spedeva in media poco più di 9 euro a volo per questo servizio, nel 2022 il costo era salito a 14 euro per raddoppiare ancora e toccare i 30 euro nel 2023. In 4 anni è aumentato del 217% e in un solo anno del 115%, superando il raddoppio.

Per la valigia 'piccola' in stiva gli incrementi sono più moderati ma comunque considerevoli. La cifra è passata dai 19 euro nell'estate 2019 fino ai 36 euro di quest'anno. La valigia 'grande' è passata invece, sempre in media, da 33 a 51 euro.

Rincari anche per la scelta del posto, che (nelle sue varie formule) ha visto un aumento in media del 30-35% rispetto al 2019.

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