Continua il botta e risposta a distanza fra Ryanair e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ieri, a seguito delle conferenze stampa di Michael O’Leary, ha affermato: “L’Italia è un Paese sovrano e non si fa ricattare da nessuno”.
“La prova della sovranità di un Paese – attacca O’Leary - è il rispetto degli accordi internazionali. Il ministro Urso deve ora ritirare il decreto sul controllo dei prezzi e confermare che l'Italia continuerà a rispettare il diritto dell'Ue, che garantisce a tutte le compagnie aeree, sia italiane che straniere, la libertà di fissare i prezzi - senza interferenze politiche - per far crescere il traffico nazionale verso le isole di Sicilia e Sardegna”.
Il vettore ha, infatti, ufficialmente chiesto al ministro di ritirare il decreto sul controllo dei prezzi, “di cui né lui né il suo Ministero sono in grado di spiegare il funzionamento” scrive la compagnia. Il decreto, dice Ryanair, viola il Regolamento UE 1008/2008 sui servizi aerei, che garantisce a tutte le compagnie aeree dell'Ue la libertà di fissare i prezzi.
“L'illegale ed illogico decreto del ministro Urso sul controllo dei prezzi, se non ritirato, avrà l'effetto opposto, poiché ridurrà la capacità ed aumenterà ulteriormente le tariffe sulle rotte nazionali verso la Sicilia e la Sardegna – continua O’Leary -. Se il ministro Urso è seriamente intenzionato a far crescere il traffico ed a ridurre le tariffe per la Sicilia e la Sardegna, allora dovrebbe eliminare l’addizionale municipale italiana, che penalizza ingiustamente i voli nazionali. Il ministro Urso dovrebbe ora dimostrare che l'Italia rispetta il diritto internazionale e ritirare il suo decreto illegale ed inattuabile sul controllo dei prezzi".