Volotea riprende i suoi piani per quotarsi in Borsa. La compagnia aerea spagnola si è avvalsa dei servizi di Morgan Stanley e Barclays, banche che, secondo Expansión, saranno incaricate di coordinare l'offerta pubblica di vendita o la sottoscrizione di azioni, qualora si decidesse di procedere.
Il procedimento, secondo quanto riporta Preferente, dovrebbe essere avviato. Anche se la decisione non è ancora definitiva, l'intenzione della dirigenza sarebbe infatti quella di essere pronti non appena si presentino le condizioni giuste. Secondo gli analisti, la società, fondata nel 2011 da Carlos Muñoz e Lázaro Ros, potrebbe essere valutata intorno al miliardo di euro.
Prima della pandemia, durante la quale l’azienda ha perso 339 milioni di euro ed è stata costretta a chiedere aiuti statali pari a 200 milioni, il management aveva già pensato alla quotazione in Borsa. Alla fine ha l’opzione venne esclusa.
Torna l'ottimismo
Attualmente l’azionista di maggioranza con il 50,05% è Alaeo Partnership, con sede in Lussemburgo al quale partecipano, tra gli altri, Muñoz e Ros. Il secondo azionista, con il 29%, è Volar Bidco, con sede nel Regno Unito. Dietro di loro ci sono Rijn Capital, Rocinante, Meridia e Volotea FondICO-pyme, ciascuna con il 5%.
Dopo aver registrato quattro anni consecutivi di perdite, Volotea guarda con ottimismo alla fine del 2023 ed è fiduciosa di ritornare sulla via della redditività. “Miglioreremo la nostra capacità e genereremo margini storici per un’azienda con poco più di dieci anni di vita”, ha recentemente sottolineato il suo amministratore delegato, Carlos Muñoz.