L’Alta velocità è un forte traino per l’economia italiana ed europea. A sostenerlo è l’amministratore delegato del Gruppo Fs, Luigi Ferraris (nella foto). “Grazie all’Av ferroviaria – ha dichiarato intervenendo al dibattito ‘High-Speed Rail Crossing Borders’, organizzato a Bruxelles presso il Parlamento Europeo - la domanda di mobilità in Italia è cresciuta dal 2009 al 2019 del 200%, con un abbattimento delle distanze tra i territori e un calo dei prezzi del 40%”.
Esponendo l’esperienza di Fs Italiane nella Penisola e oltre i confini nazionali, il manager ha sottolineato le ricadute positive dei collegamenti ferroviari veloci sul piano sociale, nonché economico e ambientale.
Il caso italiano
Nel caso italiano, “i passeggeri della linea Torino-Salerno in questi anni sono quadruplicati, passando da circa 15 milioni all'anno a circa 60 milioni. Inoltre, sulla linea italiana più rilevante, tra Roma e Milano, il treno e l’aereo detengono ora quote di mercato rispettivamente del 70% e del 30%, invertendo le loro posizioni precedenti”.
Il lavoro all'estero
All’estero, in Francia e Spagna, dove il Gruppo ha sviluppato e preso in gestione l’Alta velocità “stiamo registrando risultati molto positivi, con un tasso di riempimento dei treni superiore al 70%, una riduzione dei prezzi medi dei biglietti e alti livelli di soddisfazione dei clienti”.
Un processo di internazionalizzazione, quello portato avanti da Fs, che presto raggiungerà altri mercati, come la Germania, e che, secondo l’a.d., rientra pienamente nel progetto della rete globale dei trasporti TEN-T che punta a creare uno spazio unico europeo dei trasporti con importanti ricadute in termini di crescita economica e del commercio europeo.