“La prossima estate potremmo arrivare a trasportare un milione di passeggeri da e per l’Italia”. Nel primo evento pubblico con la stampa post Covid, Matteo Curcio (nella foto), da poco nominato senior vice president per Europa, Medio Oriente, Africa e India di Delta, lancia subito il sasso pesante, il numero che dà la misura di come l’asse tra Stati Uniti e Italia (“ormai stabilmente nella top five delle mete più richieste dai nostri clienti”, evidenzia) stia raggiungendo dimensioni mai immaginate prima. E il business non sembra destinato a subire rallentamenti nel prossimo futuro.
Nella presentazione della stagione estiva 2024, Curcio ricorda come l’estate record di quest’anno stia per essere superata di un altro 15 per cento in termini di volumi grazie ad aumenti delle frequenze, come nel caso del Venezia-Atlanta, oppure nuove rotte, come il giornaliero tra New York e Napoli, dove delta entrerà in competizione con United e American. Il tutto per arrivare fino a 94 voli settimanali.
Il trend della domanda
“Chiaramente, come abbiamo visto anche quest’anno, la maggior parte dei clienti proviene dal pubblico americano, in particolare su Roma e Venezia, mentre su Milano c’è un maggiore equilibrio – aggiunge il manager -. E va ricordato anche il ritorno del corporate e un trend della domanda che ci consente di mantenere un buon network anche in inverno”. Un andamento su cui non sta influendo la questione Ita Airways: “Chiaramente la compagnia è in fase di trattativa con Lufthansa e questo cambierà decisamente le cose – spiega -, ma per ora abbiamo deciso di mantenere la collaborazione con il code share sulle rotte da Roma verso altre mete e su molte nostre destinazioni domestiche. Per il dopo non ci saranno contraccolpi, le opzioni grazie alla nostra joint venture con Air France-Klm e Virgin Atlantic sono numerose”.
Le opportunità per il futuro
Inevitabile la domanda su dove si può arrivare per queste rotte oppure se l’inserimento di Napoli crea una copertura completa della Penisola: “Secondo me le opportunità ci sono sempre, credo che si raggiunga mai una fine – conclude -. Se pensate che quando ho iniziato in Delta nel 2006 al network europeo e avevo proposto Napoli e Venezia mi avevano visto come un alieno… Penso che ci siano aree dalle alte potenzialità come la Sicilia, Bologna che sta crescendo molto oppure la Sardegna, che sarebbe un mercato nuovo per gli americani”.