Inverno bianco in last minute

Vacanza neve, acquisto dell'ultimo minuto. Le vendite di short break e settimane bianche in località montane non hanno ancora preso il via. Questa la risposta pressoché unanime degli agenti di viaggi che, a novembre inoltrato, lamentano il numero decisamente ridotto di prenotazioni e pratiche chiuse per vacanze sugli sci.

"Quest'anno - sostiene Sabrina Stagni, titolare di Aperti per ferie di Ferrara -, non abbiamo ancora avuto richieste per il prodotto neve: ormai, anche per prenotazioni di intere settimane a cavallo del Capodanno, i clienti arrivano al massimo con un mese d'anticipo". La diffusione del last minute anche in questa fascia di prodotto viene letta dalla distribuzione come diretta conseguenza della situazione economica ancora precaria, che vede i viaggiatori optare per acquisti 'del momento', difficili da pianificare con anticipo.

Accanto a questa tendenza sempre più sensibile, sulla base delle prenotazioni già effettuate, i dettaglianti ravvisano una netta polarizzazione del mercato verso due tipologie di prodotto agli antipodi: vacanze all inclusive in villaggio e soluzioni in appartamento per chi ha un budget ridotto. "Chi ha disponibilità economica - spiega Noemi Rubini, responsabile dell'agenzia Gattinoni di Bergamo - sceglie la formula all inclusive, che si aggira intorno ai 1.400 euro a settimana, comprendendo il costo dello skipass e diversi servizi per la famiglia, come attività per bambini o l'utilizzo di aree benessere".

Sul fronte opposto, crescono le richieste per l'affitto di appartamenti, al costo di circa 700 euro a settimana. "Quest'anno - aggiunge Daniela Trombetta, titolare di Popoli e Atolli di Gallarate (Milano) -, la vacanza in montagna la decide il budget: i clienti entrano in agenzia e dichiarano quanto possono spendere per la settimana o per lunghi weekend e da quella cifra dipende la scelta. Se la disponibilità è ridotta, si opta per chalet o appartamenti; diversamente, si passa ad alberghi in pensione completa e, a salire, villaggi in all inclusive".

Secondo gli agenti, soprattutto quelli che operano nel Nord Italia, si registra anche un sempre più diffuso ricorso al fai da te. E la premessa alla disintermediazione per il prodotto neve è soprattutto il low budget, anche in considerazione del fatto che per i clienti del Nord la vicinanza alle destinazioni montane è sicuramente un disincentivo alla prenotazione in agenzia.

"La montagna non è richiesta in agenzia - afferma con decisione Sabrina Righentini, titolare di Grattacieli e Palme di Savona -: i clienti si organizzano con facilità da soli per ridurre al minimo le spese, spesso ricercando offerte online e contattando direttamente la struttura".


Vincono le vacanze di prossimità


Ancora una volta, a vincere è l'offerta. Anche in tema di vacanze sulla neve il risparmio legato al prezzo migliore ha la meglio sulla scelta della destinazione.

A trionfare non sono le preferenze conquistate dalle diverse mete sciistiche per qualità dei servizi e delle strutture, ma un turismo di prossimità, che privilegia località vicine e soluzioni a basso costo. "La maggioranza delle persone che ancora vengono in agenzia per prenotare un soggiorno in montagna - spiega Martina Zaffani, direttore tecnico di Altrimenti Viaggi di Verona - non esce dall'Italia e decide di non andare lontano, molto spesso in Trentino, puntando a ridurre lo spostamento e la spesa dell'intero viaggio".

La musica non cambia fra le agenzie del Centro Italia. "Le richieste avute sino a oggi - aggiunge Ilaria Pellegrini, titolare di Orylandia di Pescia (Pistoia) - sono state tutte per il Nord Italia; nessuno ha preso in considerazione di andare all'estero per fare settimane bianche, anche perché diventa un vero e proprio viaggio". In alternativa, crescono le preferenze per località ancora più vicine e per lungo tempo quasi dimenticate, come le stazioni sciistiche dell'Appennino.

"Chi si sposta per weekend lunghi - aggiunge Giuseppe Forti, banconista di Al di là dei sogni Viaggi di Roma - sceglie la Toscana, l'Abruzzo o il Molise. Solo chi può concedersi un budget più alto sceglie la settimana bianca e raggiunge le Alpi. In ogni caso, raramente si va oltre confine". Ad essere sempre più in voga sono le escursioni in giornata sulla neve. "È una soluzione sempre più gettonata - prosegue l'agente -, che permette di contenere il costo evitando il pernottamento. Durante la stagione invernale, sino a marzo, riusciamo ad organizzare due o tre pullman da 50 persone".

L'estero funziona in formula low cost

La Slovenia alla conquista del mercato italiano. Con soluzioni che affiancano la vacanza sugli sci all'offerta termale e wellness, il Paese si posiziona ai primi posti fra le mete scelte dagli Italiani. "È una buona combinazione - spiega Petar Zaharievski, direttore tecnico di Metafora viaggi di Verona -, che convince il cliente italiano per diverse ragioni. Innanzitutto per l'appeal dell'offerta termale abbinata allo sci, per la vicinanza e, in ultimo, per i prezzi più competitivi di quelli delle stesse località italiane: uno short break di 5 giorni può costare solo 400 euro".

Pubblicato il 22/11/2010

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