Pressione fiscale e burocrazia per gli alberghi, agevolazioni fiscali per gli affitti brevi. È questo il doppio volto del mercato messo in luce da Giorgio Palmucci (nella foto), presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Che sottolinea: “Due pesi e due misure che non possono trovare alcuna giustificazione”.
Per Palmucci “il settore alberghiero è soggetto ad una pressione fiscale che condiziona la crescita delle imprese, la capacità di investire e in alcuni casi la sopravvivenza stessa delle aziende”. E aggiunge: “Questo accompagnato anche da una pletora di norme e regolamenti che ne rallenta l’azione e condiziona le scelte. Una corsa ad ostacoli per gli imprenditori del settore”.
Il ragionamento del presidente dell’associazione prosegue così: “Per questo non possiamo non rimanere sorpresi nel leggere che nell’ambito della manovra, c’è chi sta pensando invece ad una ulteriore agevolazione ad hoc per i cosiddetti affitti brevi che peraltro già godono di una cedolare secca al 21%”
Palmucci sottolinea inoltre che la categoria non è mai stata contraria a nuove tipologie di offerta, “ma non possiamo accettare di vedere ulteriori ‘regali fiscali’”.