La normativa europea relativa ai pacchetti turistici non piace agli albergatori. A manifestare il dissenso verso la direttiva è Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi, che nel corso del Marsupio Day (svoltosi lo scorso weekend a Bologna) ha affermato: "La nuova legge è scritta addirittura peggio di quella precedente".
Ciò che crea malcontento è la soglia del 25% (rispetto all'importo totale) imposta sul valore massimo dei servizi aggiuntivi, oltre la quale scattano le tutele e i vincoli previsti dai pacchetti turistici. "L'hotel non vende camere ma territorio e lo sforzo con cui la filiera si è mossa fino a oggi è stata proprio la valorizzazione dello stesso".
Ora, nel momento in cui l'albergo o il villaggio "si trova ad abbinare un extra, come ad esempio il biglietto per un evento, come bisognerà comportarsi - si chiede Nucara -? Si tratterà di pacchetto e dunque occorrerà coprirsi con un'assicurazione e fornire un'informativa, o sarà necessario munirsi di licenza al pari di un'agenzia o un t.o.? Bisogna capire se si sta imboccando una strada che va contro la storia e il mercato".
I nodi da sciogliere
L'evento annuale organizzato dal network Marsupio è stata l'occasione per fare il punto sulla normativa che, tra pochi mesi, cambierà le regole nel mondo del turismo. Durante il convegno, infatti, la nuova direttiva UE sui pacchetti turistici è stata al centro del dibattito.
L'avvocato Diego Scopece (Ufficio legale Eden Viaggi) ha chiarito alcuni punti: tra questi, il nodo della mancata erogazione di un servizio da parte di un tour operator. "In questa fattispecie - ha precisato - il servizio sostitutivo deve essere paritetico o inferiore ma con riduzione di prezzo. Si tratta comunque di una modifica del contratto e il cliente può rescindere e pretendere un rimborso, ottenendo un annullamento senza penale".
Il padrone di casa Massimo Caravita, presidente di Marsupio Group, ha invece sottolineato: "Guardiamo anche gli aspetti positivi della nuova disposizione, come ad esempio gli sbarramenti imposti alle associazioni che organizzano viaggi (vincolo a 2 eventi l'anno) e alla possibilità di contrastare l'abusivismo che colpisce il nostro settore".
Gaia Guarino