L’intelligenza artificiale in hotel sta suscitando sentimenti opposti tra gli operatori del settore. Secondo una ricerca SiteMinder e IDeaS Revenue Solutions gli albergatori temono un futuro in cui le loro strutture verranno gestite dai robot, ma, nel contempo, ritengono che l’intelligenza artificiale possa essere utile per offrire agli ospiti un’esperienza personalizzata, poiché sono in grado di decifrare i big data per ottenere informazioni sui clienti più rapidamente degli esseri umani.
Secondo gli albergatori, si legge su hotelmag.it, l’intelligenza artificiale potrebbe proporre prezzi ad hoc durante il processo di prenotazione, effettuando il riconoscimento di voce e volto all’arrivo e offrendo un servizio clienti, senza interruzioni, durante il loro soggiorno. Dallo studio emerge il fatto che il futuro dell’ospitalità deve combinare la tecnologia con il tocco umano, per dare vita a un’esperienza piacevole e autentica al tempo stesso.
“Gli hotel hanno a disposizione una vastissima intelligence sugli ospiti. Hanno la possibilità di capire e analizzare ogni singolo aspetto della loro esperienza, pertanto di prendere decisioni più innovative e informate – sostiene Ruairi Conroy, direttore generale di SiteMinder per l’area Emea -. Perché la cosa funzioni hanno bisogno che tali informazioni fluiscano in modo trasparente nei loro sistemi”.