Come aumentare i guadagni in hotel con gli spazi comuni

Pensare all’hotel non soltanto come un insieme di camere, ma come un mix di servizi esclusivi che diventano fonte di revenue. È in quest’ottica che, si legge su hotelmag.it, le aree comuni assumono un innovativo e contemporaneo ruolo nell’ospitalità alberghiera, soprattutto se rivisitati per fornire una hotel experience.

“Le camere stanno diventando sempre più piccole e minimali per lasciare spazio a momenti sociali nella hall e negli altri spazi comuni – rileva Giacomo Pini, ceo di Gp.Studios, nella rubrica Hotel Hub su Turismo d’Italia n.38 -. Gli hotel stanno restringendo la metratura media delle stanze da letto per riservare tale opzione alle aree comuni. I clienti stessi si stanno abituando a un nuovo modo di vivere maggiormente ciò che esula dalla propria camera. Grandi compagnie alberghiere

stanno mettendo in secondo piano il servizio in camera e le amenities in favore di lobby ariose e luminose, con vista panoramica e comode sedute di design, nell’intento di attrarre clientela giovane e social. Negli hotel di città gli spazi più ambiti sono i tetti degli edifici stessi, dehor con cuscinoni e vista a 360°, corredati da banconi bar e angoli per barbecue e aperitivi”.

La conclusione dell’esperto è che questa formula, oltre a ridurre i deficit in termini di qualità dei servizi, diventa fondamentale per ridurre il gap in termini esperienziali e di vivibilità degli spazi comuni. “Se siete pronti a liberare il giusto spirito creativo – suggerisce Pini – , potete generare ricavi di lunga durata in tanti modi interessanti”.

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