“L’Italia è un Paese fondamentale in campo turistico, il quarto mercato europeo e quello che cresce coi più e con maggiori potenzialità future, sia nel leisure, sia nel travel”.
Arne Sorenson, ceo e presidente di Marriott International, spiega con queste parole l’intenzione di investire in Italia da parte del più grande gruppo alberghiero del mondo.
Da Milano a Lucca
Nel nostro Paese Marriott è presente con 51 alberghi e 14 brand. “Quando abbiamo lanciato marchi come Moxy - spiega Sorenson al Corriere della Sera - abbiamo usato l’Italia come vetrina e come test: lo abbiamo rifatto a Linate con l’apertura del secondo Moxy italiano, avvenuta il 12 aprile”.
Ma i progetti del Gruppo per il nostro Paese sono numerosi: “Entro l’anno prossimo a Roma apriremo il The Pantheon Hotel, Autograph Collection, e stiamo ristrutturando completamente il The St. Regis Rome, pronto entro fine anno”.
Nel primo trimestre 2019 è poi prevista l’apertura, a Lucca, dell’Hotel Universo, un altro membro della Autograph Collection, mentre a marzo 2019 sarà inaugurato lo Sheraton Milan San Siro”.
Un immobiliarista per il Sud
Un piano di sviluppo che guarda soprattutto al Nord del Paese, senza però escludere progetti futuro per il Sud dove, spiega Sorenson, “abbiamo un immobiliarista che sta cercando opportunità”. A facilitare la ricerca la disponibilità di 30 brand diversi di tutte le gamme di prezzo; un particolare che, sottolinea il presidente del Gruppo, “ci può dare un vantaggio in un sistema molto frammentato come quello italiano”.
Il fatturato 2017 di Marriott International è stato di 22,8 miliardi di dollari.