Ammonterebbe in totale a 4,5 milioni di euro l’evasione legata alla tassa di soggiorno che avrebbe fatto finire nei guai alcune strutture a 4 e 5 stelle di Roma. Secondo quanto riportato da romatoday.it, l’accusa sarebbe quella di aver riscosso gli importi legati alla tassa di scopo ma di non averli poi versati nelle casse del Comune. In seguito ai controlli sarebbero anche scattate le denunce.
A una singola struttura, in particolare, sarebbero riconducibili 2,6 milioni di euro di mancati versamenti.
I controlli, riporta ancora il portale di informazione locale, si sarebbero intensificati negli ultimi tempi, anche in seguito a una sentenza della Cassazione che avrebbe equiparato il gestore alberghiero a un pubblico ufficiale nell’esercizio di funzioni pubbliche. Il reato che si prefigura, dunque, sarebbe quello di peculato.