“Il nostro primo anno è andato ben oltre le aspettative, e ora partiamo a caccia di mercati nuovi”. Alessio Colavecchio, general manager dell’Hilton Lake Como, traccia un quadro dei primi dodici mesi di vita dell’hotel, aperto l’11 gennaio 2018 con un intento: diventare il primo urban resort dell’area.
Una sfida alla stagionalità
Un obiettivo raggiunto, come racconta il manager: “Abbiamo lanciato una sfida alla stagionalità corta del territorio decidendo di tenere aperto tutto l’anno e il mercato ci ha premiato facendo segnare un tasso di riempimento che, nei mesi estivi, è andato oltre il 95%”.
A caccia di arabi e russi
Buona, però, anche l’affluenza nelle stagioni autunnale e invernale, “più gettonate da un turismo business, mentre con il caldo arrivano coppie e famiglie per soggiorni relax”. Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania e Italia i mercati di riferimento, ma ora l’orizzonte dell’hotel si amplia. “Nel nostro mirino - anticipa Colavecchio - sono entrati i bacini arabo e russo: il 2 febbraio partirò per una trasferta in Arabia Saudita, seguita da un viaggio a marzo a Dubai e Abu Dhabi. In mezzo, a fine febbraio, un trasferimento di lavoro in Russia”.
Stefania Galvan