Ad aprire la strada sono state 10 città europee. Ma l’elenco delle location che si oppongono al proliferare degli affitti brevi potrebbe aumentare, coinvolgendo anche l’Italia.
Arriva infatti dalle associazioni Progetto Firenze e 25aprile Venezia, come riporta nuovavenezia.it, l’appello ai sindaci del capoluogo fiorentino e di quello veneto a sottoscrivere la petizione rivolta alla Commissione Ue.
Obiettivo della richiesta, ottenere dei limiti alla piattaforma che, secondo i detrattori, starebbe portando a uno spopolamento dei centri storici, le cui case sarebbero ormai prevalentemente riservate dai proprietari agli affitti brevi.
Per il momento i firmatari sono Amsterdam, Barcellona, Berlino, Bordeaux, Brussels, Cracovia, Monaco, Parigi, Valencia e Vienna. Ma la lista, come detto, potrebbe allungarsi.