Marcia indietro da parte di Booking.com. La rivoluzione delle commissioni, per il momento, può attendere. Il colosso delle prenotazioni online, che solo un mese fa aveva deciso di chiedere agli alberghi una fee non solo sui servizi sulla piattaforma, ma anche su quanto acquistato direttamente in albergo, sembra voler posticipare la mossa.
Come si temeva, la notizia ha scosso gli albergatori statunitensi, spingendo diversi a uscire dalla piattaforma e a destare serie preoccupazioni tra le fila di Booking Holdings, che ora pensa a rivedere la policy. Il cambio di marcia, riporta skift.com, coincide con un cambio di guardia al vertice, che vedrà presto Glenn Fogel, attuale ceo di Booking Holdings, assumere il ruolo di ceo di Booking.com al posto di Gillian Tans.
La mossa del concorrente
Sembra muoversi diversamente, però, il principale concorrente dell’Ota. Expedia ha annunciato che procederà con l'introduzione delle nuove commissioni partendo dagli Stati Uniti, minacciando di penalizzare la visibilità delle strutture che non aderiranno alla nuova policy.