Airbnb, sulla spinta dell’Unione europea, cambia le regole per la visualizzazione dei prezzi. Dopo l’intervento dell’Ue il portale ha aggiornato la propria policy: ora le tariffe mostrate sulla pagine dei risultati comprendono tutti gli oneri aggiuntivi come servizio, spese di pulizia e tasse locali. Come precisa il secoloxix.it, non ci saranno dunque più costi a sorpresa nelle pagine successive a quella di ricerca. Inoltre, il portale dovrà indicare se l’offerta pubblicata viene messa a disposizione da un privato o da un professionista.
Un’ulteriore novità riguarda i reclami. Airbnb, infatti, ora fornisce un collegamento facilmente accessibile alla piattaforma per le controversie online. Inoltre gli utenti che dovessero adire alle vie legali contro il portale potranno farlo nel loro Paese di residenza.
Altra novità, il risarcimento danni da parte degli ospiti: prima Airbnb per eventuali danneggiamenti si rivaleva su chi aveva effettuato la prenotazione. Ora, invece, chi ha prenotato potrà indicare il responsabile dell’incidente che ha causato il danno.