“Il nostro obiettivo? Colmare un buco nell’industria dell’ospitalità: offriamo un soggiorno in casa, ma con i servizi di un albergo di lusso e con la proposta di esperienze cucite sulle persone”.
A sintetizzare così il progetto The Grand House è il suo ideatore Massimo Micangeli. Partito da Roma dove ha 12 case, entro il 2020 si estenderà a Milano e Firenze, “poi penseremo alla prima destinazione estera”.
Le case, in pieno centro, sono gallerie d’arte, ognuna con un proprio stile: dalla residenza di Napoleone III ad uno stile più moderno arricchito da opere di Schifano, Abramovich, Cecchini. Ma l’offerta del brand non si limita a questo perché il valore aggiunto di The Grand House è l’esperienza offerta.
“Soggiornare in una casa non solo offre più libertà – spiega il Micangeli –, ma permette anche di vivere la città in modo più autentico: scoprire la Roma dei graffiti con guide d’eccezione come Sten&Lex o la comunità Lgbt e la storia della sessualità romana insieme a Vladimir Luxuria”.
Tra i servizi offerti: l’esplorazione del mondo del food con Cristina Bowerman ma anche un concierge 24/7, babysitteraggio, personal shopping, pilates ed altre attività sportive anche a domicilio e dog sitting. Una realtà in crescita che ha saputo intercettare le esigenze di viaggiatori ad alta capacità di spesa rivolgendosi ai mercati stranieri ma riscuotendo successo anche tra gli italiani. C. G.