Se fino a poco tempo fa la guerra sulle prenotazioni online, era tra le grandi Ota, oggi c'è un player che ha conquistato un posto di primo piano. Si tratta di Airbnb, che nei primi tre mesi del 2019 ha scalato l'Olimpo delle agenzie di viaggi online per numero di camere prenotate.
In termini numerici, si parla di 91 milioni contro gli 80,8 milioni di Expedia, mentre Booking Holdings con il suo mix di hotel e soluzioni di alloggio alternative, ha staccato i competitor con 217 milioni di camere/notte prenotate nel primo trimestre dell'anno.
La crescita del fatturato
Airbnb inoltre, nonostante i problemi legati alla regolamentazione della piattaforma in mercati sviluppati come New York, ha registrato una crescita di fatturato del 30% nei primi quattro mesi del 2019.
Sui dati dell'azienda vi sono però alcuni dettagli da precisare. Infatti, anche se ipoteticamente Airbnb generasse 1 o 2 miliardi di dollari nel primo trimestre, questo non comporterebbe automaticamente una maggiore profittabilità rispetto a Booking o Expedia; così come può anche capitare che una delle due Ota guadagni di più sulla prenotazione di una singola stanza rispetto ad Airbnb. Come riporta skift.com, quello che il mercato richiede è la trasparenza sui dati finanziari; un fattore indispensabile se, come sembra, l'anno prossimo l'azienda decidesse di quotarsi in borsa.