Sono circa una trentina gli alberghi di Roma finiti sotto indagine per aver evaso la tassa di soggiorno. L’accusa per i titolari delle strutture è di peculato. Una volta riscossa l’imposta dai clienti, gli albergatori non avrebbero infatti provveduto a versare le somme raccolte al Comune.
Nella Capitale, riporta corriere.it, sono scattati i sequestri preventivi per recuperare parte dell'evasione. Fino a oggi sono stati recuperati circa 11,5 milioni di euro.
Gli inquirenti hanno riscontrato strutture irregolari in tutti i quartieri della Città eterna, dal centro alla periferia. In alcuni casi le somme evase hanno raggiunto i 2 milioni di euro.