“Siamo molto preoccupati. In pochissimo tempo la situazione è precipitata. Sino a qualche giorno fa, l’Italia risultava sostanzialmente indenne dall’epidemia, con un numero limitatissimo di pazienti sotto osservazione, per contagi contratti all’estero. Oggi siamo nell’occhio del ciclone e il danno d’immagine si è già trasformato in danno economico”. Con queste parole, riportate da HotelMag, il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, commenta l’impatto del coronavirus sull’economia del turismo.
"Non siamo in bassa stagione"
“La posta in gioco è molto alta - dice Bocca -. Basti considerare che durante i mesi di febbraio e marzo gli esercizi ricettivi italiani ospitano 14,5 milioni di turisti italiani e stranieri, per quasi 40 milioni di pernottamenti. Al contrario di quel che si potrebbe credere, non siamo in bassa stagione: per alcune aree del Paese, questo è un periodo di intensa attività. Penso ad esempio al carnevale, alle settimane bianche, alle gite scolastiche e a importanti manifestazioni fieristiche”.
"Arrivano molte cancellazioni"
Il presidente degli albergatori italiani, nel riferire che “iniziano a pervenire molte cancellazioni”, precisa che “solo in un numero limitato di casi il cliente ha diritto al rimborso di quanto già pagato che scatta solo nell’ipotesi di effettiva impossibilità sopravvenuta (es. albergo ubicato in uno dei comuni in quarantena, cliente residente in uno dei comuni in quarantena, soggiorno prenotato per gita scolastica, ecc.). Quando possibile, gli albergatori cercheranno di andare incontro alle esigenze dei clienti, ad esempio proponendo un voucher per un periodo alternativo, anche se in termini legali il cliente non vi avrebbe diritto”.
“Importante ricordare – aggiunge il presidente di Federalberghi – che le limitazioni agli spostamenti riguardano unicamente gli undici comuni in quarantena, mentre i cittadini residenti nelle altre aree hanno piena libertà di movimento. In questo momento è importante mantenere i nervi saldi e attendere l’evolversi della situazione, confidando in un rapido miglioramento delle prospettive: non ha molto senso annullare il viaggio previsto per Pasqua ed è assurdo cambiare i programmi delle vacanze estive”.
Bocca conclude ricordando che “Federalberghi ha chiesto al Governo di adottare provvedimenti per tamponare l’emergenza, sospendendo il pagamento di tasse, contributi e mutui, e estendendo l’area di intervento dei fondi di integrazione salariale. È necessario un intervento urgente, in soccorso alle imprese dell’intero territorio nazionale, prima che l’onda lunga delle cancellazioni si trasformi in uno tsunami, costringendo molte imprese a ridurre il personale o addirittura a chiudere i battenti”.