“Ci muoviamo in uno scenario di mercato drammatico in cui la liquidità costituisce l’ossigeno indispensabile per consentire alle imprese di sopravvivere. Ringraziamo i sindaci che hanno compreso la gravità della situazione e hanno risposto alla nostra richiesta di prorogare i termini per il versamento della tassa di soggiorno, anche se ancora non basta”.
Così Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, sottolinea la buona collaborazione con una serie di comuni italiani che hanno voluto venire incontro alle necessità degli albergatori rinviando o sospendendo il pagamento della tassa di soggiorno.
Secondo una prima indagine svolta dal Centro Studi di Federalberghi, Albissola marina, Albisola superiore, Arona, Bologna, Catania, Chioggia, Firenze, Genova, Lecce, Manerba del Garda, Milano, Modena, Moniga del Garda, Montecatini, Padenghe sul Garda, Padova, Pesaro, Pompei, Ravenna, Rimini, Riccione, Soiano del Lago, Taggia, Treviso hanno deliberato o di rinviare l’entrata in vigore della tassa o di prorogati i termini assegnati alle strutture ricettive per riversare al comune le somme incassate prima dell’emergenza.
“Federalberghi - dice Bocca - ha chiesto a tutte le forze politiche di definire con legge nazionale una proroga generalizzata, che entri in vigore subito, senza dover attendere le delibere dei singoli comuni, e di depenalizzare la materia, prevedendo l’applicazione delle sanzioni amministrative normalmente previste in caso di omesso pagamento delle imposte”.
Le altre imposte locali
“Inoltre – aggiunge il presidente Bocca -, ci sono anche altre imposte locali che gravano sul bilancio degli alberghi. Tra queste, ricordiamo la Tari, la tassa per l’occupazione di suolo pubblico e i canoni demaniali, che vengono richiesti anche quando gli alberghi sono chiusi o vuoti, con la produzione di rifiuti azzerata, e gli spazi pubblici concessi alle aziende rimango inutilizzati”.
Da qui un appello alle città: “Ci appelliamo a tutti gli amministratori locali – afferma Bocca – invitandoli ad adottare con urgenza provvedimenti che proroghino i termini per il versamento di tutte le imposte e ne riducano l’entità, commisurandola al periodo di effettiva operatività delle strutture ed al reale numero di ospiti che utilizzano i servizi”.