Le parole del premier Giuseppe Conte secondo cui a Natale "non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve” e “non possiamo ripetere Ferragosto" suscitano la reazione indignata di Federalberghi. "Chiudere una stazione sciistica a Natale è come chiudere un albergo al mare a Ferragosto - commenta il presidente Bernabò Bocca (nella foto) -. È
importante che sia una scelta europea perché se i Paesi attorno a noi, Austria, Svizzera, Francia e Germania tengono tutto aperto, mentre noi siamo tutti chiusi, si capisce subito che significa regalare turisti italiani agli altri Paesi. Inaccettabile, per di più in questo momento di crisi nera. Si sta facendo confusione tra i cenoni di Capodanno - e siamo d'accordo con il no - e gli impianti sciistici vissuti con dei protocolli di sicurezza stringenti, che potrebbero invece operare".
Come riportato dall'Ansa, in un anno ‘normale’ Federalberghi calcola siano circa 19 milioni gli italiani che si mettono in viaggio tra Natale e l'Epifania, con una spesa media di circa 730 euro a persona e un giro d'affari complessivo di 14 miliardi di euro. Altrettanto importante è il valore delle vacanze invernali: gli italiani che solitamente fanno una vacanza sulla neve tra gennaio e marzo 11 milioni, con un giro d'affari di oltre 8 miliardi di euro.