Programmare al più presto la ripartenza con investimenti che consentano di competere ad armi pari con la concorrenza internazionale. Questa la prima, fondamentale richiesta che dal mondo del turismo arriva al neoministro del Turismo Massimo Garavaglia.
“Ringraziamo il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi per l'attenzione dedicata al nostro settore: il turismo ha bisogno di interventi immediati per uscire dalla tempesta”. Sono parole che esprimono tutta la sua soddisfazione quelle con cui il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca commenta la decisione di istituire il nuovo dicastero.
Una mossa, quella di scindere il ministero del Turismo da quello dei Beni e Attività culturali, che rimane nelle mani di Dario Franceschini, che secondo Bocca dimostra l’interesse per il settore, al quale - dice - “vengono finalmente dedicati il rilievo e l'attenzione che merita”.
“Assicuriamo sin da ora - aggiunge - la piena disponibilità del sistema Federalberghi a collaborare con il Governo, nell'interesse del Paese”.
Una road map per uscire dalla crisi
Anche Confindustria Alberghi accoglie positivamente l’istituzione del Ministero del Turismo: “Il nuovo esecutivo – commenta Maria Carmela Colaiacovo, vicepresidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi - fa un salto in avanti per le politiche del comparto”.
Confermando la piena disponibilità a collaborare con Garavaglia, Colaiacovo chiede al neoministro una road map per uscire dalla crisi “e mettere in sicurezza le aziende del settore, che sono un potenziale importante anche per la rinascita del Paese”.
Dialogo e collaborazione
“Siamo certi che agenzie di viaggio e operatori turistici avvieranno presto un fattivo dialogo e una collaborazione in vista di una rinascita completa del settore basilare per il nostro Paese” commenta Ivana Jelinic, presidente Fiavet – Confcommercio. Anche da parte sua piena disponibilità, da subito, per un dialogo fattivo e concreto con un ministero “atteso da anni dal comparto e che giunge nel momento più difficile della storia del turismo italiano”.
“Se il buongiorno si vede dal mattino, si apre una grande stagione per il turismo" dichiara Luca Patanè, presidente di Confturismo Concommercio, che sottolinea il suo apprezzamento per il neopresidente del Consiglio: “Ci voleva il professor Mario Draghi -sostiene - per risolvere con determinazione e lucidità una questione sulla quale ci si arrovellava da decine di anni senza trovare mai la soluzione”.
Le speranze dell’extralberghiero
Anche l’extralberghiero ripone grande speranza nel neonato dicastero, come spiega Stefano Bettanin, presidente di Property Managers Italia, associazione nazionale di categoria del turismo residenziale. "Confidiamo che i prossimi mesi siano caratterizzati da apertura e confronto costante” dice, sottolineando la grande sofferenza di questa nicchia di mercato. “I cali dei fatturati nella nostra categoria sono stati drastici - spiega -, le presenze dimezzate. E adesso ci sono oltre 500mila alloggi e 70mila lavoratori che attendono una ripresa rapida e reale”.
La sua richiesta a Garavaglia è, dunque, di ridare ossigeno al settore extralberghiero italiano: “Rendiamolo ancora più competitivo nel contesto europeo, attraverso un nuovo e più semplice quadro normativo".
Infine l’appello di Gti, Guide Turistiche Italiane, per bocca del presidente Simone Fiderigo Franci e del vicepresidente Claudia Sonego: “Confidiamo che il Ministro Garavaglia convochi presto le associazioni di categoria - dicono - e porti avanti l'urgente e non più prorogabile riforma della professione della guida turistica che i precedenti Governi hanno promesso, ma non compiuto. Nell'augurare buon lavoro, come si conviene, al Governo, confidiamo anche noi guide abilitate di tornare presto, a nostra volta, a lavorare. Il blocco pressoché totale del turismo – aggiungono - e la pesante crisi devono trovare soluzioni adeguate. Un obiettivo che richiede la volontà di ascolto degli attori protagonisti, guide turistiche incluse”.