Entro i prossimi cinque anni, tutti i clienti degli oltre 4mila hotel Accor nel mondo apriranno la porta della camera con una chiave digitale. La catena di hotellerie è al lavoro per adattarsi al cambiamento imposto dall'emergenza sanitaria, con cambiamenti sia nel breve che nel lungo termine.
La sfida, spiega Valentina Castellani, leisure sales manager Italy, Israel, Greece & Malta, "è riaprire in sicurezza e creare occupazione: noi ci siamo reinventati l'offerta perché ormai non è più solo questione di vendere una camera".
Un tema importante è quello della ristorazione in hotel, soprattutto con ristoranti e locali al di fuori delle strutture chiusi dai vari Dpcm: "Offrire anche questo servizio agli ospiti garantendo un certo livello è sicuramente un plus".
Si lavora per riempire le stanze "con piccoli meeting e riunioni: anche dove non c'è una grande capacità congressuale diamo la possibilità di incontrare altre persone in un ambiente sicuro".
Il 2021 sarà un anno ancora caratterizzato da un traffico "molto domestico, con una tendenza in estate verso le località balneari: mai come quest'anno tantissimi t.o. si sono rimessi in gioco per cambiare offerta e programmazione e noi come catena siamo aperti anche al segmento gruppi". O. D.