Programmare subito le riaperture per la salvaguardia delle aziende. Questo l’accorato appello che Confindustria Alberghi rivolge al Governo.
In una lettera indirizzata al premier Mario Draghi, l’associazione sottolinea l’importanza di intervenire subito su tre direttrici fondamentali: programmazione per le ripartenze, sostegni ad hoc per il settore e ripatrimonializzazione delle imprese.
“Le limitazioni alla libera circolazione delle persone hanno di fatto bloccato le attività alberghiere determinando perdite di fatturato nell’ordine dell’80% ed oltre, in particolare per le aziende vocate al turismo internazionale – scrive Confindustria Alberghi -. La recente analisi del Centro Studi Confindustria ha calcolato che ben 3 dei punti persi dal nostro Pil derivano dal crollo del turismo in Italia con particolare riferimento all’azzeramento dei flussi provenienti dall’estero”.
Le richieste
Se si vuole salvaguardare il comparto ed evitare che la crisi Covid si trasformi in una crisi strutturale, “occorre identificare una data certa e le modalità per programmare le attività – afferma Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi -. Non possiamo aspettare giugno per sapere cosa potrà fare in Italia chi avrà il green pass. Siamo già fortemente in ritardo rispetto ai nostri competitor e se non si interviene oggi rischiamo di dirottare clientela internazionale e la componente domestica verso altre destinazioni”.
Nella lettera, precisa Colaiacovo, “abbiamo sottolineato quanto tutte le aziende, grandi e piccole, necessitino di interventi proporzionali alle perdite subite, senza escludere o penalizzare quelle realtà che con fatica negli anni sono riuscite a crescere e che costituiscono la parte più rilevante dell’occupazione”.
Tra le richieste avanzate dall’associazione, anche quella “di prevedere un pacchetto di interventi volti a sostenere la patrimonializzazione delle imprese con un allungamento dei finanziamenti e delle garanzie agevolate e strumenti di finanza alternativa come bond o basket bond. E poi ancora un percorso di accompagnamento verso la normalità con interventi temporanei di riduzione delle pressione fiscale e misure di decontribuzione per il lavoro. Un percorso di misure per recuperare l’equilibrio economico sostenendo anche gli investimenti che saranno programmati nei prossimi anni per non perdere la competitività del nostro sistema turistico”.
“Nella consapevolezza che dalle scelte di queste settimane si determinerà il futuro dell’Italia – conclude Colaiacovo - chiediamo che tra le soluzioni adottate l’industria alberghiera ed il turismo trovino lo spazio adeguato. Vogliamo vengano garantite la salvaguardia del patrimonio di imprese e lavoratori ed il rilancio. Vogliamo poter tornare a contribuire in modo importante alla crescita economica e culturale del Paese”.