La Puglia riparte con le feste di matrimonio. In vista del 15 giugno, data fissata dal decreto per riaprire le celebrazioni, la Regione ha realizzato un protocollo di misure anticontagio, inviato all’attenzione della Conferenza delle Regioni e del Cts, per l’organizzazione dei ricevimenti di nozze e delle altre funzioni civili e religiose.
“Questo protocollo è importante per far ripartire il settore pugliese dei matrimoni, che è uno dei più importanti – afferma Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, come riporta Hotelmag -. Le nostre aziende sono state capaci di darci molti suggerimenti e di collaborare per stilare il documento”. Per l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Bray, “le imprese pugliesi del settore potranno contare anche su intervento appena approvato: le nuove misure ‘Custodiamo il Turismo in Puglia 2.0’ e ‘Custodiamo la Cultura in Puglia 2.0’, con le quali sarà possibile accedere a contributi a fondo perduto anche per le micro, piccole e medie imprese che operano nel settore dei ricevimenti per le feste di nozze, sostenendole con una sovvenzione diretta. Siamo convinti che la Puglia tornerà a occupare quel posto di rilievo che aveva conquistato come destinazione italiana per coloro che vogliono sposarsi in un luogo unico, immaginando anche di fare del wedding pugliese un vero e proprio distretto produttivo”.
La Puglia ha fatto del comparto wedding un must attirando coppie di sposi anche dall’estero, ma ricreare un binomio forte tra turismo e matrimoni richiede un grande sforzo. “Perché questo possa accadere è necessario il verificarsi di una serie di condizioni – osserva Francesco Caizzi, presidente di Federalberghi Puglia -. Occorre che vi sia un sistema che vada a regime: si parla di voli e strutture aperte che funzionino anche nei periodi non di alta stagione”. La campagna vaccinale e la progressiva immunità della popolazione condurrà verso una ripartenza ‘tradizionale’, ma i numeri del 2019 restano faticosamente raggiungibili. “È bene che si torni a svolgere quelle attività che prevedono assembramenti – aggiunge Caizzi -, ma dovremo aspettare comunque ancora qualche tempo”.