La vera vacanza? È solo quella che si fa in albergo. È questo il concetto, ribadito dalla maggior parte degli intervistati, che fa suo Federalberghi per illustrare i dati di una ricerca commissionata dalla federazione in collaborazione con CFMT ad Antonio Preiti di Sociometrica e accompagnata e integrata da una campagna di comunicazione.
Hotel prima preferenza
Ricerca che evidenzia come l’88,8% degli italiani preferisca il soggiorno in albergo piuttosto che negli affitti brevi di case private.
“Abbiamo voluto verificare con una ricerca mirata come i nostri concittadini percepiscano il valore dell’hotel - ha detto il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca -. Le nostre strutture sono spesso luoghi della memoria, racchiudono in sé pezzi di storie familiari, sono stati teatro di nuovi amori e di passaggi generazionali. Per noi è importante capire se stiamo andando nella direzione giusta nel nostro modo di fare accoglienza”.
Parte della nostra storia
Le sue parole sottolineano l’elemento emerso prepotentemente dalla ricerca: il fatto cioè che che gli alberghi vengano percepiti come parte della storia degli italiani. Basti pensare che il 70,9% della popolazione ha un ricordo forte degli alberghi e cerca di tornare dove è già stata e il 37,8% degli intervistati torna spesso in alberghi dove ha vissuto qualche vacanza da bambino.
Il 34,4% degli italiani, poi, ha sempre qualche storia da raccontare rispetto agli alberghi e il 28,2% dice che pernottare in un albergo riserva sempre qualcosa di speciale. Tale intensità di sentimenti verso gli hotel si collega anche alla fiducia rispetto alla qualità dei loro servizi e al senso di sicurezza che danno.
La forza della sicurezza
Soprattutto in un periodo di coda lunga nell’uscita dalla pandemia, gli italiani apprezzano la pulizia degli alberghi (55,4%), l’attenzione con cui si prendono cura dei loro clienti (22,8%) e il senso generale di sicurezza che diffondono (17,2%).
“L’hotel - evidenzia Bocca - è un microcosmo in cui viene integrato ciascun visitatore, è come fosse il primo testimonial di un territorio. Attualmente poi si tratta del luogo in assoluto più sicuro e garantito per ciò che riguarda le procedure e le cautele anticontagio. Credo che anche questo abbia giocato un bel ruolo nel gradimento rilevato, dopo questi giorni bui dovuti alla pandemia”.
La campagna di comunicazione
L’idea creativa della campagna di comunicazione, realizzata su incarico della Federalberghi all’agenzia The Washing Machine Italia, di Alessandra Furfaro e Mimmo Di Lorenzo, si articola su più soggetti che raccontano la varietà dell’offerta dell’hotel e il carattere multidimensionale dei suoi servizi. L’albergo è il luogo in cui rilassarsi è l’unico dovere; dove c’è da aspettarsi solo belle sorprese; dove il menù non delude mai; dove la sicurezza e la pulizia sono garantite da uno staff di professionisti.
Nella scelta di visual di campagna sono state esaltate le qualità uniche dell’albergo, il comfort estremo e le molteplici possibili attività (differentemente da una casa privata).