Una via più semplice per controllare i movimenti legati agli affitti brevi. La legge di Bilancio, ancora in fase di approvazione, potrebbe stringere il cerchio sull’evasione nel mondo del turismo e soprattutto nel settore del ricettivo extralberghiero.
Un articolo inserito nel testo che dovrà poi passare al vaglio delle camere prevede infatti la possibilità per l’amministrazione finanziaria degli enti creditori per le finalità istituzionali di avere accesso alla banca dati delle strutture ricettive.
La banca dati
Come riporta corriere.it, la banca dati era stata creata nel 2019 e istituita dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, che aveva raccolto tutti i dati sulle strutture destinate alle locazioni brevi, con un codice univoco per ciascuna da inserir nelle offerte. Ma il decreto che istituiva la banca dati aveva concesso l’accesso ai comuni solo per motivi di pubblica sicurezza.
La legge di Bilancio 2022 invece prevederebbe che chi si occupa di amministrazione finanziaria per conto dello Stato possa avere libero accesso ai dati per contrastare l’evasione, compresa quella legata alla tassa di soggiorno.