"La nostra agenda di sviluppo per l’Europa non può prescindere dall’Italia: la Penisola è un punto focale per noi, un Paese che ha registrato un’enorme crescita negli ultimi anni”.
Eric Viale, Managing Director, Southern Europe di IHG Hotels & Resorts, non ha dubbi: il nostro è un Paese le cui potenzialità di sviluppo sono ancora in parte da esplorare, soprattutto nella fascia di ospitalità upper level.
L'avanzata dei marchi di fascia alta
Ed è per questo che il colosso alberghiero - quasi 6mila hotel operativi in oltre 100 Paesi e altri 1.800 in fase di realizzo, per un totale di 17 brand - ha deciso di spingere avanti, nella sua marcia italiana, proprio i suoi marchi luxury, premium e lifestyle.
A cominciare da Six Senses Rome e InterContinental Rome Ambasciatori Palace, che saranno entrambi aperti nel corso del prossimo anno. “L’Italia rimane una delle destinazioni più importanti per i viaggiatori internazionali - rileva Viale - e i dati recenti del Wttc indicano che quest’anno il settore dei viaggi e del turismo potrebbe fornire un notevole impulso economico al Paese, arrivando a raggiungere quasi i livelli pre-pandemia entro il 2023”.
A ciascuno il suo hotel
La domanda di viaggi è, dunque, in aumento, ma secondo Viale è ora essenziale disporre delle offerte giuste per soddisfare le esigenze di tutti gli ospiti, sia della componente leisure che della business. “Se sul mercato italiano la parte del leone è sempre appannaggio dei nostri prodotti ‘Essential’, come gli Holiday Inn e gli Holiday Inn Express - precisa il nostro interlocutore -, negli ultimi 3-5 anni abbiamo visto emergere la forza dei nostri marchi premium, di lusso e di lifestyle. Per questo abbiamo deciso di svilupparli anche in Italia”.
Il poker degli Indigo
Un altro brand di boutique hotel sta dunque rivestendo un ruolo sempre più importante nel piano di sviluppo italiano di IHG: Hotel Indigo. “Sono tre le aperture in città di alto profilo come Milano, Venezia e Verona, cui farà seguito un’altra a Firenze - enumera Viale -. Un portafoglio che si aggiunge al già famoso Hotel Indigo Rome – St. George anche se, proprio come non ci sono due città italiane uguali, così non ci sono due strutture Indigo uguali: ognuna ha una storia e un’identità ben definite, una grande opportunità per riflettere il ricco patrimonio culturale dell'Italia”.
I voco raddoppiano
Passando ai brand Premium, quello a più rapida crescita in Europa è voco hotels, che in Italia conta due strutture: il voco Milan-Fiere e il voco Venice Mestre - The Quid, operativo da aprile dopo il rebranding che l’ha traghettato da BWH Hotel Group a IHG. “A livello globale - spiega Viale – sono 50 gli hotel aperti con questo marchio in soli due anni e mezzo dal suo lancio. Un’insegna che contraddistingue strutture dallo stile audace, contemporaneo e affascinante”.
Per quanto riguarda, invece, i brand ‘Essential’, sono dieci gli Holiday Inn italiani, cui si aggiungono i tre Holiday Inn Express: “Per questi marchi - precisa Viale - è stato fatto un intenso lavoro di modernizzazione e adattamento alle esigenze di target di clientela specifici, come ad esempio le famiglie. Abbiamo quindi introdotto le camere Next Generation e il concetto di Open Lobby, migliorando l’offerta”.
In tutto le strutture IHG in Italia sono 31, appartenenti a 7 dei 17 brand del gruppo. Non ce ne sono forse troppi?
“Non credo che il tema sia quello di avere troppi marchi - ribatte il manager -, quanto invece quello di trovare il marchio adatto a ciascuna tipologia di viaggiatore. Ecco perché lavoriamo a stretto contatto con i proprietari, gli investitori e i nostri team di sviluppo: per trovare il brand giusto nel posto giusto. Il successo condiviso con i nostri proprietari e il loro continuo investimento nelle nostre linee di prodotto è una testimonianza del fatto che si fidano di noi e i nostri brand prendono vita nei loro hotel”.