Un 2022 a doppia faccia, con un andamento complessivo che non concede tranquillità per il futuro. È il sintetico bilancio emerso alla 72ma Assemblea annuale di Federalberghi Roma, come riporta Hotelmag. “Se dal punto di vista della domanda da Pasqua in poi – ha spiegato il presidente Giuseppe Roscioli – la stagione ha visto il ritorno di flussi turistici pari se non superiori a quelli del 2019, la pressoché totale mancanza di visitatori dei primi tre mesi del 2022 e l’aumento esponenziale dei costi dell’ultimo semestre ci porteranno a chiudere ancora una volta, per il terzo anno consecutivo, i bilanci in passivo”.
Con la criticità dei prezzi di energia e gas, dei generi alimentari aumentati o di quelli dei servizi necessari, come quelli delle lavanderie, cresciuti del 30% in termini di spesa, le aziende alberghiere si trovano ad affrontare una recessione. “Non è un problema di domanda ma economico – ha affermato Roscioli -: la crisi generata dall’emergenza energetica è più grave di quella determinata dal Covid, e gli alberghi, già costretti a ricorrere all’indebitamento dal 2020, chiedono con forza sostegni allo Stato come e più di allora, perché sono in molti casi realmente in ginocchio. Basti dire che grandi strutture stanno considerando l’ipotesi della chiusura invernale; anche perché il mercato mondiale del turismo è ancora fermo per metà, con Paesi come Russia, Cina, Giappone e aree come il Sud-Est Asiatico o il Sud America, che non sono ancora tornati a viaggiare. Ma se siamo ancora determinati a combattere lo dobbiamo a una stagione positiva, per cui va reso merito all’impegno di Roma Capitale nel ridare alla città manifestazioni ed eventi di richiamo che ci auguriamo continuino nel 2023”.
Gli appuntamenti sportivi internazionali nella Capitale hanno fatto registrare una media del 20% in più di presenze alberghiere nelle giornate di gara e, da aprile a luglio, il tutto esaurito. “Il nostro obiettivo – ha precisato Alessandro Onorato, assessore a Turismo, Moda, Grandi Eventi e Sport – è proseguire nella valorizzazione di Roma e delle sue venue storiche, archeologiche e architettoniche, nel rispetto delle esigenze di tutela e salvaguardia. Per incentivare il turismo, destagionalizzare i flussi e sostenere le imprese che operano nel settore e generano ricadute positive su economia cittadina e occupazione”.