Affitti brevi: i numeri trainati da stranieri e località minori

Il mercato della locazione breve in Italia è il nuovo motore degli investimenti immobiliari. Sono circa 700mila le proprietà disponibili a livello nazionale: “appena il 2% per peso economico nel segmento residenziale - ha evidenziato Francesca Zirstein, direttore Scenari Immobiliari - ma con una distribuzione molto disomogenea e specifica nel Paese, dunque in grado d'impattare notevolmente nei casi di concentrazione territoriale”.

La richiesta di appartamenti per finalità di vacanza/lavoro incide per oltre il 30% rispetto a tutte le altre tipologie di soggiorno e, anche in caso di budget illimitato del cliente, tende a mantenere un livello di preferenza sempre alto.

“La scelta di alloggiare in case private è cresciuta a livello generale del 14,3% fra il 2019 e il 2022 - ha evidenziato durante l'Hospitality Forum di Milano Giacomo Trovato, country manager Italia/Sud Europa Airbnb - e i dati della nostra piattaforma non fanno che confermare il trend, con un +20% nel 2022 sul pre-pandemia e valori simili anche per il 2023. Colpisce però che quasi l’80% delle richieste per l’Italia giunga da stranieri”.

A piacere sempre più sono le località secondarie e rurali (52% nel 2022, +10% sul 2019), tant’è che due delle aree a più forte crescita e dispersione sono i Comuni del lago di Como e il Trentino Alto Adige. Indispensabile per la valorizzazione degli immobili e l’intermediazione si sta rivelando la figura del property manager offerta dalle principali piattaforme di mercato, in quando l’Italia presenta ancora un’eccessiva complessità di gestione legislativa e di pricing.

Ti è piaciuta questa notizia?

Condividi questo articolo

Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana