Il 2023 sarà l'anno con il fatturato più alto di sempre: ne è convinto per il 41% degli albergatori italiani e il 46% dell'hotellerie europea. Questo uno dei dati principali contenuti nel Barometro delle strutture ricettive di Booking.com per l'estate di quest'anno, che TTG Italia ha potuto visionare in anteprima.
Solo il 24% degli hotel in Italia e il 19% in Europa ritiene molto poco probabile l'ipotesi di raggiungere il record di entrate nel 2023.
A giocare un ruolo fondamentale in questa previsione sono ovviamente le tariffe medie delle camere, che per il 44% degli albergatori italiani hanno seganto un aumento; la percentuale sale al 51% analizzando lo scenario europeo. A questo si aggiunge un ulteriore fattore: quasi la metà degli hotel (49%) parla di un aumento dei tassi di occupazione, dato che sale al 60% in Europa.
Sfide per il mercato
Nonostante le prospettive, come visto, siano decisamente positive, non mancano ovviamente le difficoltà. Il principale elemento che metterà i bastoni tra le ruote degli hotel almeno per i prossimi 6 mesi, secondo gli albergatori stessi, è il costo dell'energia, indicato come una delle principali sfide del semestre da ben l'84% degli intervistati.
Al secondo posto, come facilmente prevedibile, c'è l'acquisizione e il mantenimento del personale, indicato nel 51% dei casi. Il costo del personale segue a ruota, con il 49%. Ma spaventano anche le tendenze dei consumatori in continua evoluzione, che raggiungono il 48% delle risposte.
Indicativo il fatto che il tema della regolamentazione abbia smesso di essere un grattacapo: l'anno scorso era stato indicato come problema dal 23% degli intervistati, quest'anno appena dal 5%.
Le occasioni
Come rovescio della medaglia, ci sono anche le opportunità da cogliere. Prima fra tutte il maggiore apprezzamento per i viaggi dopo il Covid, indicato dal 61% dei rispondenti. Al secondo posto, con il 34%, la possibilità di attrare più viaggiatori internazionali, mentre al terzo posto si piazzano a parimerito il maggior interesse per prodotti sostenibili e l'offerta di esperienze locali, entrambe con il 28%.
Capitolo a parte merita l'opinione sull'accesso ai finanziamenti e al capitale, che in Italia risulta "assolutamente non complesso" per 41 albergatori su 100, mentre solo il 20% lo ritiene un problema. Si tratta di dati che si piazzano in linea con la media Ue, che si attesta a 43% per la valutazione positiva e al 19% per quella negativa.