La rivoluzione di Les Collectionneurs, Fioravanti: ‘Ora siamo Teritoria, ecco perché’

Un nome che giunge al termine di un percorso iniziato già da più di un anno, a suggellare la trasformazione di un network che ha rivoluzionato la propria brand identity. Les Collectionneurs, la community che riunisce 430 indirizzi di charme (87 in Italia), per lo più hotel a 4 stelle e ristoranti stellati, ha cambiato nome diventando Teritoria.

“L’obiettivo - spiega il country manager Italia Michele Fioravanti (nella foto) - è di riposizionarci meglio sul mercato focalizzandoci su tematiche su cui già molti chef e albergatori nostri affiliati stavano lavorando individualmente”.

Il radicamento sul territorio
Prima fra tutte quella del radicamento territoriale, che già nel nome contraddistingue i membri di Teritoria insieme agli altri due pilastri storici della community: la curiosità e l’attenzione. Territorio, dunque, come elemento di curiosità e attenzione, come spiega bene la home page del nuovo sito, appena messo online: teritoria.com.

“Per preservare la biodiversità - continua Fioravanti - finanzieremo progetti agroforestali in Francia e in Italia. Per la Francia abbiamo già individuato in Agroof il partner, per l’Italia lo faremo a breve”.

La valutazione dei membri
Il rebranding, però, non è solo formale, ma sostanziale: “Da ora in poi - sottolinea Fioravanti - tutti e 87 gli indirizzi italiani saranno giudicati e valutati anche per due caratteristiche che prima non erano fondamentali, mentre ora sono diventate discriminanti: la sostenibilità ambientale e quella sociale”.

In pratica tutte le strutture della community Teritoria dovranno effettuare adesso, e poi ogni due anni, un'analisi dell'impronta di carbonio utilizzando Clorofil.eco, “la piattaforma - precisa Fioravanti - che consente di calcolare questo indicatore, certificando le strutture migliori. In base ai dati ottenuti hotel e ristoranti potranno prefiggersi obiettivi di miglioramento delle emissioni e noi li accompagneremo in questo loro percorso virtuoso. Questo consentirà a Teritoria di diventare il primo network concretamente impegnato nella sostenibilità ambientale”.

La qualità della vita sul lavoro
Forte l’impegno anche sull’altro fronte, quello della sostenibilità sociale “tramite il monitoraggio della qualità della vita sul posto di lavoro: un elemento - sostiene Fioravanti - che noi riteniamo fondamentale sia per i dipendenti, sia per i clienti, dal momento che il grado di soddisfazione dello staff incide inevitabilmente sulla qualità del servizio”.  

Gli albergatori e i ristoratori di Teritoria si impegneranno a valutare le loro pratiche di gestione interne con Peace&Work, uno strumento di analisi che dà ai dipendenti la possibilità di esprimere un giudizio preservando l’anonimato, e ai datori di lavoro di scoprire come vengono percepite le azioni già in atto, nonché gli eventuali miglioramenti che vorrebbero fossero apportati.

“Invieremo due questionari, uno ai dipendenti e uno ai datori di lavoro. I dati ottenuti verranno incrociati e daranno vita a una relazione dettagliata sull’ambiente lavorativo, con i punti forti e le aree di miglioramento. Successivamente sul sito e sulla guida comunicheremo la certificazione”.

La certificazione
In base ai punteggi raggiunti, infatti, l’azienda otterrà un livello di qualità che va dal Bronzo, al Silver al Gold. “Nel caso uno uno dei nostri affiliati non raggiunga il livello minimo - conclude il country manager - gli daremo un tot di mesi per apportare le migliorie necessarie a rimanere nel network. Altrimenti le nostre strade si divideranno: chi non si adeguerà ai nostri valori non potrà far parte della Guida Teritoria 2025”.

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