Dojo: “Con il cloud
aiutiamo gli hotel
con i pagamenti”

“Vogliamo velocizzare i tempi di pagamento e semplificare a chi lavora nell’experience economy la gestione operativa quotidiana”. Antonio Di Berardino, country manager Italia di Dojo, svela a TTG Italia la mission dell’azienda, approdata nella Penisola lo scorso ottobre.

Realtà nata nel Regno Unito, come brand di Paymentsense, Dojo (che conta 150mila clienti in Italia, Regno Unito, Irlanda e Spagna e che nel 2024 ha registrato un transato di 43miliardi di euro) fornisce alle strutture ricettive e alla ristorazione soluzioni di pagamento innovative e multi-cloud, che garantiscono ai titolari una gestione più semplice e immediata delle transazioni e dei flussi di cassa e ai loro clienti un’esperienza di pagamento seamless. In questo modo, spiega Di Berardino “gli esercenti possono dedicare più tempo al cliente e alla sua esperienza”.

Tra le operazioni che la piattaforma Dojo riesce a ottimizzare, ad esempio, la “riconciliazione delle strisciate a cavallo dei due giorni, la divisione dello scontrino, l’integrazione dei sistemi di cassa”. Inoltre, precisa Di Berardino, “il prodotto è cloud based e questo permette di adattarlo a realtà diverse. Quando si ha a che fare con realtà che detengono diversi punti vendita, per esempio, la piattaforma consente di vedere tutto quello che accade in ogni singolo punto vendita”. Integrando la connettività 4G e wi-fi, inoltre, le suite Dojo possono garantire connessione anche nelle destinazioni minori. “Il nostro terminale - aggiunge ancora il country manager Italia di Dojo - arriva già configurato, non c'è un'istallazione e questo riduce notevolmente i tempi”.

Assistenza

Non manca l’assistenza. “La nostra struttura si accompagna a un call center interno e madrelingua - rimarca Di Berardino -. Rispondiamo in 16 secondi e, grazie al cloud, riusciamo a risolvere il 90% delle problematiche, il restante 10% riguarda problemi che richiedono una riparazione o la sostituzione vera e propria del terminale”.

Un’adattabilità, quella di Dojo, che ha permesso all’azienda “di entrare in 3 Paesi diversi in un solo anno”. Dopo l’apertura della sede legale europea in Irlanda, infatti, la società è approdata in Spagna, nel maggio del 2024, e poi nella Penisola, lo scorso ottobre. Quest’ultima è entrata nel mirino grazie alla fase di espansione che sta interessando il mondo dei pagamenti digitali.

A seguire lo sviluppo in Italia un head quarter a Milano, un team di 14 persone e una forza vendite complessiva di 40 persone. Un organico destinato a crescere nei prossimi mesi.

Quanto ai piani per il futuro, l’azienda ha iniziato a operare recentemente nel rent-a-car e ora guarda anche ad altri comparti: dalle piccole realtà dello slow tourism ai lidi balneari, interessanti anche per testare nuove soluzioni che garantiscano ai clienti un'esperienza di pagamento senza soluzione di continuità.

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