Hotel, dati positivi
grazie agli stranieri:
l’indagine Isnart

Un’estate che, per l’hospitality italiana, si preannuncia addirittura migliore non solo del 2023 ma anche del 2019. È questo lo scenario che emerge dall’indagine condotta da Unioncamere-Isnart, uno studio che rivela come per agosto sia già stato prenotato l’82% delle camere disponibili, mentre per settembre il 71%. Un risultato quanto mai positivo, soprattutto a fronte degli aumenti dei prezzi, ritoccati al rialzo dal 48% degli operatori.

Complessivamente, dunque, le stanze prenotate tra luglio e settembre 2024 sono più di quelle di un anno fa, con un luglio che ha registrato un +5% sul tasso di occupazione, agosto ad appena -3% rispetto al 2023 e settembre a un +11%. Cifre ancora più rosee se confrontate con il 2019, quando l’occupazione di luglio era al 69%, al 78% quella di agosto e al 49% quella di settembre.

Aumentano gli ospiti stranieri

Da rilevare, infine la crescita dei flussi internazionali con il 19% delle strutture ricettive che segnala un’impennata degli ospiti stranieri e in particolare di quelli in arrivo dalla Germania (63%), dalla Francia (53%) e dal Regno Unito (44%). Bene anche il mercato italiano; i turisti che restano nei confini nazionali sono aumentati, infatti, nel 16% delle strutture coinvolte nell’analisi.

In ultimo, vale la pena sottolineare le prospettive di bilancio per gli imprenditori. Facendo una rapida previsione delle cifre del booking e dei costi sostenuti, per il 2024 il 55% delle imprese mira a un pareggio di bilancio, mentre il 44% delle strutture alberghiere - soprattutto se posizionate in località termali o al mare - conta di conseguire utili di esercizio.

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