Hotel, il futuro
si gioca
su qualità
e formazione

Un settore alberghiero italiano in ottima salute, che necessita di un po’ di restyling ma si prepara ad affrontare le sfide future. Questo il quadro tratteggiato da Confindustria Alberghi in occasione dell’assemblea annuale, il momento giusto per stilare il bilancio di un anno di attività e interrogarsi sul futuro e le nuove prospettive dell’ospitalità italiana. L’assemblea è stata anche l’occasione per annunciare l’avvicendamento ai vertici di Aica, con la fine della presidenza di Maria Carmela Colaiacovo e l’elezione di Elisabetta Fabri.

“Il comparto turistico - ha sottolineato Leopoldo Destro, delegato al turismo per Confindustria - vale 100 miliardi di euro e rappresenta il 9% del Pil. Ma io dico che la filiera che smuoviamo vale 600 miliardi e pesa almeno il 26%”. Allo stato attuale il settore alberghiero italiano conta circa 230mila strutture per 5 milioni di posti letto e gli investimenti principali dovranno puntare a ristrutturare gli hotel, che hanno in media 30 anni di vita.

“Dobbiamo innalzare l’asticella della qualità”

“Per tornare a essere sul primo gradino del podio internazionale dobbiamo alzare l’asticella della qualità delle strutture ricettive, che stiamo sostenendo anche attraverso i fondi di 1 miliardo e 380 milioni del Fri tur del Pnrr ” ha dichiarato il ministro del Turismo Daniela Santanchè.

La maggior parte dei nostri alberghi sono 3 stelle, solo il 18% delle strutture hanno 4 stelle e il 4% rappresenta il top dell’ospitalità. È un settore che parla al femminile, con il 54% degli occupati che sono donne. “Ho presentato un disegno di legge per il riconoscimento del ruolo di direttore di albergo - ha dichiarato Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato -. Si tratta di un mestiere molto complesso e importante, che ha bisogno di determinati requisiti e merita un inquadramento giuridico apposito”.

Uso della tecnologia, ma anche formazione del personale nel futuro degli alberghi italiani. “L’innalzamento della qualità passa anche dall’investimento in formazione che per noi è un elemento dirimente, e su questo c’è un bando aperto fino al 6 dicembre a cui invito tutti a partecipare” ha concluso Santanchè.

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