Estonia, Islanda, Romania in Europa, e poi ancora Capo Verde e Mauritius. Sono questi alcuni dei nuovi mercati in cui Hyatt debutterà entro il 2028, new entry che si aggiungono a una pipeline che, globalmente, comprende 50 nuovi hotel nei segmenti lusso e lifestyle entro il 2026.
Il gruppo ha intanto archiviato, per le strutture europee, un terzo trimestre 2024 a segno più per tutti i parametri chiave: il revPar è salito di 12,1 punti percentuali, l’adr di 5,8 punti e il tasso di occupazione del 3,8%.
Al 30 settembre 2024 il portafoglio di Hyatt in Europa, Africa e Medio Oriente è arrivato a comprendere oltre 200 proprietà e oltre 45mila camere in oltre 40 Paesi, avendo triplicato il numero di camere in Europa dal 2017.
Mercato chiave per il gruppo è la Spagna, dove Hyatt ha ampliato il portafoglio in modo significativo negli ultimi cinque anni, partendo da quattro hotel con poco più di 1.000 camere nel 2020 per arrivare a 55 hotel con oltre 14.500 camere al 31 dicembre 2024. Una crescita passata, spiega TravelDailyNews, da acquisizioni strategiche come il pioniere dell’all-inclusive Apple Leisure Group nel 2021, la società di lifestyle hospitality Standard International nel 2024, che ha portato a Hyatt i brand The Standard e Ibiza, e infine la joint venture strategica con lo spagnolo Grupo Piñero completata il mese scorso, che ha aggiunto cinque proprietà a marchio Bahia Principe alla Inclusive Collection di Hyatt in Europa.
La pipeline di Hyatt in Spagna include l’attesissimo Thompson Sevilla, che porterà uno dei marchi di lifestyle più iconici del gruppo nella quarta città più grande della Spagna entro il 2026.