La forza lavoro rappresenta la spina dorsale dell’attività degli albergatori, ma si è ancora lontani dalla sua ottimizzazione: “Dopo la pandemia assistiamo a un fenomeno di disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, che fa fatica a riassorbirsi – spiega il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca -. Questo riguarda sia il numero di posizioni lavorative che restano scoperte, sia la carenza delle competenze necessarie per l’inserimento professionale”.
Su questo fronte, Federalberghi è impegnata in prima linea: “Con le Camere di commercio abbiamo avviato un progetto di certificazione delle competenze degli studenti in alternanza scuola lavoro; il nostro Forum delle risorse umane è giunto alla terza edizione; il nostro fondo di formazione For.Te continua. Al Governo chiediamo però modalità di ingresso per i lavoratori stranieri qualificati più snelle: meno burocrazia, più lavoro per chi sceglie il nostro Paese per un progetto di vita”.
Un accenno anche al contratto di lavoro di categoria, “scaduto da anni. Siamo al lavoro con le associazioni sindacali. Nono si tratta solo di riconoscere il giusto compenso ai dipendenti, ma di trovare strumenti per consentire alle imprese di essere competitive”. I.C.