Cresce la preoccupazione delle associazioni di categoria che rappresentano gli operatori dell’ospitalità, dopo le ultime indiscrezioni sull’ipotesi di una revisione della tassa di soggiorno. Per l’Associazione Italiana di Confindustria Alberghi è “a rischio la competitività di imprese e territori”.
“Sorprende - afferma in una nota Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Confindustria Alberghi - che dopo mesi di dialogo proficuo e di confronto si proceda, invece, improvvisamente all’approvazione di un testo dove sembrerebbero venir meno alcuni dei capisaldi su cui si innestava la riforma in discussione”.
Questione particolarmente sentita quella del “vincolo di destinazione del gettito - nato per il sostegno delle attività turistiche, la promozione e commercializzazione del turismo - che invece di rafforzarsi sembrerebbe venir meno con l’esplicita previsione di poterlo utilizzare per coprire i costi del servizio rifiuti - continua Colaiacovo -. Così come l’aumento complessivo dell’imposta che oltre al maggior costo andrebbe anche ad applicarsi a destinazioni meno turistiche, contraddicendo gli sforzi di questi anni di operatori e amministrazioni locali, per una migliore distribuzione e destagionalizzazione dei flussi nelle aree interne”.
“Il settore - conclude - sta dando un contributo importante per il l’economia del Paese, in particolare con la crescita di viaggiatori internazionali, dopo gli anni difficili del Covid. Ma la concorrenza estera è forte e agguerrita, abbiamo bisogno di politiche attente che non compromettano la competitività delle nostre imprese e delle nostre destinazioni. Non possiamo essere un mero bancomat per i comuni”.