Frontiere aperte, anche per agenzie di viaggi e tour operator. Le nuove regole dell’Ue (che hanno ricevuto il semaforo verde dalla Commissione Europea), oltre a equiparare agenti di viaggi fisici e online, potrebbero offrire anche nuove occasioni di business per i dettaglianti. Soprattutto in Italia, dove molti adv stanno cercando di rispondere alle difficoltà dell’outgoing classico rivolgendosi al mondo dell’incoming e dunque ai mercati esteri.
Secondo le nuove norme, infatti, un’azienda del settore dei viaggi che intende operare su diversi mercati, potrà lavorare sulla base di una contrattualistica uniformata, anche per quanto riguarda le informazioni su contenuti e tutele dei pacchetti di viaggio. Anche perché, secondo quanto annunciato dall’Ue, dovrebbe essere messo a disposizione un modello standard con tutte le informazioni da fornire all’acquirente.
Più semplici anche le procedure per il riconoscimento delle garanzie a fronte di insolvenza. Con le norme appena approvate dall’Ue, infatti, le autorità di sorveglianza degli Stati membri sono deputate a ricevere tutte le informazioni rilevanti su questo aspetto, mentre in passato un’azienda poteva incontrare problemi nel cercare di far accettare in altri Paesi il proprio schema di protezione in caso di insolvenza.