"Malgrado i desideri di qualcuno l'Enit non ha chiuso ed è vivo e vegeto". Apre così la conferenza di presentazione del Piano Triennale 2016/2018 di Enit la presidente Evelina Christillin, approfittando della giornata in cui si svela il futuro del turismo italiano per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
Il riferimento neanche troppo velato alle critiche all'agenzia mosse pochi giorni fa dal presidente di Alitalia, Montezemolo. "Se siamo andati lenti - dice - non è tutta colpa nostra. C'è in corso un processo di trasformazione e ci muoviamo in un terreno dove non possiamo fare il passo più lungo della gamba”.
La presidente entra poi nel vivo di quello che verrà affrontato: "Vi racconteremo cosa abbiamo fatto in sei mesi e vi presenteremo il piano triennale". Poi passa ai ringraziamenti nei confronti degli operatori con cui si è lavorato in questi primi mesi di attività: "Abbiamo lavorato con tutti, anche con Alitalia - precisa ridendo - che non si capisce se ci vuole o meno".
Il tema, come sottolinea il consigliere Antonio Preiti, è sulla necessità della nuova macchina di "dare un senso di rottura molto forte rispetto al passato”.
Il cuore del piano
Tocca al consigliere Fabio Lazzerini approfondire le linee guida del piano, che accompagnerà la crescita del turismo italiano fino al 2018.
“Ci sono cose che non hanno funzionato e non vogliamo nasconderle - dice senza nascondersi -. Siamo un po' come il calzolaio che va in giro con le scarpe bucate". Poi Lazzerini entra nel vivo degli obiettivi da perseguire: "Abbiamo un importante afflusso di turisti europei, che non porta però un grande apporto economico. La spesa media e le notti trascorse in Italia sono più basse rispetto a Francia e Spagna". Ma, secondo il consigliere, non occorre aumentare solo il numero delle teste, perché, sostiene, "indipendentemente da quello che faremo, i turisti arriveranno comunque nel nostro Paese".
La ricetta di Lazzerini va verso la valorizzazione delle esperienze che si possono fare in Italia e verso una forte segmentazione dell'offerta.
"Se vogliamo aumentare la spesa media dobbiamo guardare anche al segmento lusso, target fuori dalle logiche legate alle destinazione". Poi il congressuale, altro mercato, sottolinea Lazzerini "dal potenziale pazzesco, ma che sconta le difficoltà nel promuoverci in maniera coordinata". Un segmento che si muove su "tariffe medie più alte di quelle leisure" e "altamente destagionalizzante".
Le sedi estere e le Regioni
Lazzerini fa anche un accenno anche alla composizione dell'organigramma delle sedi all'estero. "Verrà creata una figura che segue il mercato e un product manager, con una forte interazione tra chi segue il mercato e chi cura un certo prodotto in quel contesto". Ad esempio, precisa Lazzerini "è inutile parlare ai cinesi del balneare, meglio parlare loro del lusso e dei brand italiani".
Per quanto riguarda, invece, il rapporto con le Regioni, Lazzerini torna su un tema caldo: "Non possiamo vendere una destinazione che non c'è e in cui una volta arrivati si scopre che mancano le infrastrutture" dice Lazzerini, mettendo poi in chiaro: "Non ci sarà un approccio a pioggia, perché il budget non è infinito e non possiamo lavorare con tutti". Meglio quindi concentrarsi su "progetti interregionali d'eccellenza che mettono insieme più Regioni".
Italia.it, il digitale e Roberta Milano
La rivoluzione digitale, secondo Lazzerini, avverrà attraverso un ecosistema che va dal presidio dei social alla creazione di ambasciatori digitali. L'acceleratore verrà spinto sui social, più che sul rifacimento, comunque inevitabile, di Italia.it, "uno degli scandali - riconosce Lazzerini - più chiaccherati d'Italia", ma "già superato".
Poi il consigliere lancia un'anticipazione: "Con il nuovo cda ci sarà anche il nuovo logo, ma senza spendere budget incredibili". E tocca alla presidente Christillin dare l’annuncio che si attendeva da più parti: l’incarico di direttore digitale e innovazione di Enit va a Roberta Milano.
Il Governo e gli stanziamenti
A chiudere la conferenza è Dorina Bianchi, sottosegretario del Mibact con delega al turismo, che si riallaccia alle parole di apertura di Christillin. "Non solo non chiuderemo l'Enit, ma abbiamo già stanziato 10 milioni di euro, cui si aggiungeranno, grazie alla nuova convenzione con il Mibact, altri 84 milioni " da investire nelle attività di promozione all'estero, nell'Osservatorio Nazionale del Turismo e nel raccordo con le attività delle Regioni.
Al termine dell’incontro, la presidente Christillin ha firmato la convenzione con i Borghi più belli d'Italia. "Siamo soddisfatti di poter ora contare sul supporto dell'Enit - ha commentato il presidente Fiorello Primi - , che ci aiuterà nella nostra attività di promozione nei mercati internazionali".