Integrazione, riqualificazione, valorizzazione e soprattutto digitalizzazione. Ruoterebbe attorno a questi quattro punti il Piano strategico di Sviluppo del Turismo 2017-2023 definito mercoledì scorso al Mibact dal Comitato Permanente per la Promozione, nel corso di una riunione presieduta dal ministro Dario Franceschini.
Le linee guida del Piano strategico
Un piano ampiamente discusso e condiviso in questi mesi con imprenditori e associazioni di categoria e che, secondo quanto riportato oggi dal Sole 24 Ore, cercherà di trasformare città quali Roma, Firenze o Venezia, i poli più attrattivi del nostro Paese, in porte d'accesso in grado di orientare il turista verso forme di fruizione del territorio diverse "come il turismo sostenibile (ciclovie, cammini, parchi e aree protette) e quello che privilegia i luoghi minori (borghi, aree rurali, piccoli centri).
Fondamentale, in quest'ottica, sarà l'utilizzo degli strumenti e delle opportunità offerte dalla digitalizzazione, con il potenziamento, indica il quotidiano economico, del "credito d'imposta (oggi al 30 per cento) riconosciuto alle imprese turistiche che investono sull'online".
Via libera definitivo a settembre
Intanto, dopo la presentazione al Comitato permanente, il piano rimarrà ancora aperto per alcune settimane ad eventuali modifiche "di natura formale", fanno sapere dal Mibact. L'iter del documento si concluderà poi con l'approvazione definitiva in Consiglio dei Ministri, subito dopo la pausa estiva.