Quadri, lo storico gran caffè e ristorante di Piazza San Marco, riapre le porte dopo un importante restauro. Una trasformazione che svela la magia originale del luogo in un’atmosfera romantica e un po’ surreale veneziana immaginata da Philippe Starck, sotto la supervisione dell’architetto Marino Folin e realizzata da artigiani veneti selezionati.
Il progetto di restauro del locale del XVIII secolo di proprietà dei fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo è stato avviato, riporta hotelmag.it, sull’esigenza e sul desiderio di preservare il patrimonio di Quadri e di creare un’eredità che lasci un segno nella storia contemporanea e nella storia della cucina italiana.
“Per rispetto, amore e intelligenza non volevamo cambiare una concentrazione così potente di mistero, bellezza, stranezza e poesia – racconta Philippe Starck -. Abbiamo semplicemente cercato le sue meraviglie e abbiamo scoperto una meraviglia”.
Ovviamente uno dei principali problemi era il fenomeno dell’acqua alta a Venezia: Quadri si trova in una delle parti più basse della città, e l’acqua che entra con le alte maree lascia il segno sulle pareti e sui mobili. “Piuttosto che combattere l’inevitabile – spiega Folin -, Starck ha deciso di evidenziare questi effetti selezionando ottone non verniciato per le gambe dei tavoli, la reception all’ingresso e tutto il resto a contatto con il pavimento”.
All’interno del Ristorante Quadri al primo piano, l’influenza di Starck è evidente nell’arredamento e nel recupero di dettagli architettonici originali. I rivestimenti sono della Tessitura Bevilacqua, storica fabbrica di stoffe veneziane, ma il genio francese li ha trasformati per aggiungere umorismo e giochi mentali all’idea di tradizione e qualità. Le facce raffigurate sono quelle dei fratelli Alajmo e le carrozze e le gondole lasciano il posto a satelliti e astronauti.
Il grande lampadario in vetro di Murano degli anni ’30 è stato completamente restaurato e appeso accanto a un nuovo lampadario delle stesse dimensioni e dello stesso stile ma con surreali dettagli di vetro a gocce. Sia per il restauro che per la creazione del nuovo lampadario Philippe Starck ha chiamato Aristide Najean, che ha studiato con i più grandi vetrai veneziani. I tappeti sul pavimento del ristorante, invece, sono stati progettati da Ara Starck.