Airbnb ha sottoscritto un accordo con il Comune di Torino per semplificare il versamento della tassa di soggiorno. L’intesa è stata firmata ieri a Palazzo Civico dagli assessori al Bilancio e al Turismo, Sergio Rolando e Alberto Sacco, e da Alessandro Tommasi, public policy manager di della piattaforma home sharing.
L’accordo prevede che dal primo maggio i prezzi degli alloggi visibili sulla piattaforma siano già comprensivi dell’imposta di soggiorno (2,30 euro a persona a notte, fino ad un massimo di 7 notti) e che questa venga versata direttamente all’ente con cadenza trimestrale.
L’operazione, ha spiegato l’assessore Rolando, “consente di snellire le procedure di riscossione dell’imposta di soggiorno. Negli effetti pratici – ha precisato -, si tratta di un’operazione di semplificazione amministrativa, che solleva i proprietari degli immobili affittati ai turisti da gran parte delle incombenze burocratiche, lasciando loro, di fatto, meno preoccupazioni e più tempo da dedicare all’accoglienza dei propri ospiti”.
Gli obiettivi sono “l’azzeramento della possibilità di evasione, tracciabilità e trasparenza sono solo alcuni dei frutti del lavoro congiunto che siamo lieti di presentare oggi” ha aggiunto Tommasi.