L'enogastronomia è la prima motivazione di viaggio in Italia per i turisti. Lo dicono le analisi e i bilanci degli esperti presentati al forum Food&Wine, al Castello di Grinzane Cavour.
Secondo la ricerca 'Italia destinazione turistica 2017' condotta da Isnart-Unioncamere, le eccellenze dell'enogastronomia italiana sono un eccezionale attrattore per i turisti nazionali e stranieri, con il 26% di preferenze assolute. "Il turismo enogastronomico sta crescendo di anno in anno, e l'Italia sta raggiungendo numeri impressionanti - afferma Flavia Coccia, responsabile tecnico, scientifico e gestionale progetti turismo Isnart Unioncamere -. Questo significa che è il primo prodotto turistico italiano ed è il punto di forza su cui il Belpaese deve puntare per consolidare e migliorare la sua posizione".
I tour gastronomici crescono a doppia cifra
Stesso riscontro anche da una ricerca interna di Tripadvisor, secondo cui le prenotazioni di tour gastronomici sono aumentate del 38,7% nel 2017 rispetto al 2016. "Mettendo a confronto i dati Italia e Langhe-Roero emerge un quadro generale più che positivo - evidenzia Valentina Quattro, associate director communications per l'Italia di Tripadvisor -. Il volume totale di visualizzazioni delle pagine Italia da parte degli utenti è cresciuto del 19,3% anno su anno, mentre per Langhe-Roero addirittura del 51,1%".
Il ranking dei mercati internazionali
C'è anche Google Trends a fornire l'andamento del turismo del gusto: nel 2017 le search dall'estero legate all'Italia come meta di turismo enogastronomico sono aumentate. E i Paesi che dimostrano il maggiore interesse sono: Paesi Bassi (+14%), Belgio (+20%), Svizzera (+4%), Francia (+21%) e Danimarca (+70%).
Per quanto riguarda il turismo enologico, i Paesi in cui l'Italia è più 'cercata' sono: Svezia (+57%), Slovenia (+50%), Danimarca (+160%), Stati Uniti (+10%) e Irlanda (+17%).
Un settore in piena salute
"Il turismo enogastronomico italiano è in salute e ancora in crescita rispetto allo scorso anno, come dimostrano le ricerche Google Trends - sottolinea Andrea Galetto, responsabile travel, luxury e auto di Google Italia -. Sulla parte agroalimentare la parte del leone la fa sempre l'Europa, soprattutto del Nord, dove si registrano crescite superiori al 20%, mentre sul perimetro enologico le forti crescite europee vengono affiancate da un +10% degli Usa, +50% Nuova Zelanda e +27 % Hong Kong che confermano la caratura globale dei prodotti made in Italy".
Non è da meno TheFork: "Gli utenti usano la nostra piattaforma non soltanto per cercare il patrimonio enogastronomico, ma anche i ristoranti dove provare queste peculiarità e quindi prenotarli online - interviene il direttore commerciale per l'Italia, Andrea Arizzi -. Riscontriamo picchi di prenotazione sulle nostre piattaforme in luglio e agosto nelle zone tipiche del turismo estivo, come Sicilia e Sardegna. Nelle Langhe e in Toscana, invece, questo aumento si manifesta alla fine della primavera".