È coordinatore degli assessori regionali al Turismo da moltissimi anni e forse pochi conoscono bene come lui i meccanismi del comparto a livello nazionale. Giovanni Lolli, assessore in Abruzzo, ha le idee chiare su cosa serva al Paese per compiere un nuovo balzo verso la vetta della classifica mondiale delle top destinazioni turistiche.
“L’Italia, non avendo un sistema per calcolare arrivi e presenze in maniera univoca, oggi risulta in una posizione non veritiera: ogni ragionamento dovrebbe partire da questo, ossia che i turisti reali sono molti di più di quelli censiti” dice. Ma quello che serve, al netto di infrastrutture “che permettano di andare sui mercati internazionali con destinazioni che siano per lo meno raggiungibili”, è, secondo Lolli, una strategia condivisa. “L’idea di creare un piano strategico del turismo è stata la scelta giusta – spiega – ma ora è necessario che la strategia sia condivisa non solo dai diversi livelli istituzionali, ma anche e soprattutto con gli operatori”.
Buona anche l’idea, in questo senso, di aver realizzato gli anni tematici (da quello dedicato ai borghi a quello del cibo), che “hanno permesso di indirizzare le poche risorse verso progetti a tema unico e che hanno permesso a più territori di collaborare fra loro”.