Nessuna guerra a Airbnb. Al contrario, "come associazione siamo convinti che in Italia ci sia spazio per tutti": parola di Giorgio Palmucci (nella foto), presidente di Confindustria Alberghi. Che però si dichiara d'accordo con la proposta del ministro del Turismo Gian Marco Centinaio di istituire un codice identificativo per le strutture dedicate alle locazioni brevi.
Nessuna guerra contro le nuove realtà della ricettività alternativa, "perché non siamo certo noi albergatori italiani a volere e poter fermare il mondo: Airbnb fa il suo e noi sapremo difenderci con il nostro prodotto". L'importante, sottolinea Palmucci, è che ci sia un minimo di regolamentazione valida per tutti e nessuna concorrenza sleale.
"Occorre fare differenza tra il singolo che mette in affitto la casa della nonna e le imprese che gestiscono migliaia di appartamenti, facendo quindi un'attività professionale".
Anzi, l'avanzata di realtà come Airbnb, prosegue il manager, potrebbe essere l'occasione "non tanto per aumentare gli oneri a loro quanto piuttosto per alleggerire la vita di noi albergatori".