Il programma di Matera Capitale Europea della Cultura si sviluppa su 48 settimane a partire dalla cerimonia inaugurale del 19 gennaio. Da quel momento, si legge su hotelmag.it, ci saranno iniziative ogni giorno, molte delle quali in contemporanea, distribuite in diversi luoghi della città e della regione, con l’ambizione di contribuire a prefigurare il futuro cercando di dare risposte alle domande poste dai 5 temi del dossier di candidatura: Radici e Percorsi, Continuità e Rotture, Futuro Remoto, Utopie e Distopie, Riflessioni e Connessioni.
“Nessuno a Matera sarà un semplice turista – ha affermato Paolo Verri, direttore generale Fondazione Matera-Basilicata2019 -, ma avrà la possibilità di inserirsi nella dimensione comunitaria che caratterizza il percorso, grazie anche allo speciale Passaporto 2019, strumento che consentirà di accedere, al prezzo di 19 euro, a tutte le manifestazioni organizzate dalla Fondazione, ma anche di acquisire la cittadinanza temporanea”.
Ogni giorno del 2019 ci saranno 5 attività da svolgere: visitare una mostra, assistere a uno spettacolo dal vivo, passeggiare su percorsi naturali attrezzati e allestiti in maniera originale, incontrare un cittadino materano o lucano con cui parlare del passato, del presente e del futuro della nostra civiltà, contribuire alla costruzione della mostra di chiusura portando un oggetto simbolico della propria idea di cultura. L’anno si dipanerà infatti come un grande racconto della storia dell’umanità.
Tutta la città e la regione saranno allestite in maniera coerente grazie al lavoro dell’Open Design School, lungo percorsi urbani inediti.
“Metà delle produzioni sono frutto del percorso di cocreazione con la scena creativa lucana, collegata a un ventaglio di artisti, reti e istituzioni nazionali e europee – ha spiegato Verri -. L’altra metà del programma sarà realizzata grazie ad accordi con istituzioni culturali europee e italiane, a partire dall’altra Capitale europea della cultura, la nostra amica e gemella Plovdiv, con cui realizzeremo tre progetti culturali e ci scambieremo le due principali mostre”.