Il nuovo cda dovrebbe essere nominato nelle prossime settimane, per cui bisognerà attendere per sapere la vision politica che Enit seguirà nel 2019. Ma un cambiamento, tecnico e strategico insieme, è già in corso all'interno dell'Agenzia.
Si lavorerà maggiormente sui dati, mettendoli a disposizione di imprese e territori; ci sarà una svolta sul digitale e una diversa allocazione delle risorse; sarà rivisto il Club Italia e apriranno nuovi uffici. Il tutto con l'idea di avere una migliore distribuzione nel tempo e nello spazio del prodotto Italia, imparando a metterlo a scaffale al giusto prezzo.
A spiegarlo, a margine di Buy Tuscany, è Maria Elena Rossi (nella foto), direttore comunicazione e marketing: "È un lavoro di ingegneria turistica che non mi sembra sia mai stato fatto a livello nazionale".
Le risorse
Rispetto al passato, annuncia la manager, cambierà l'allocazione delle risorse di Enit: "Un tempo il 70% veniva utilizzato per la struttura e il 30% per la promozione, oggi questo dato è ribaltato grazie a un lavoro di revisione dei bisogni". Un esempio su tutti? "Il 50% delle nostre risorse andranno sul digitale: è una rivoluzione necessaria concordata con il Consiglio Federale, perché un'agenzia come la nostra richiede competenze diverse e nuove".
Il budget ad oggi c'è ma è ovvio che "spetterà poi al nuovo cda e al ministro Centinaio esprimersi su quali investimenti intende fare su Enit".
Il Club Italia
La volontà dichiarata per ora va nella direzione di offrire un supporto concreto a imprese e territori: per questo Enit ha rivisto il proprio Centro Studi cambiandogli nome. "Ci crediamo molto: per questo stiamo mettendo in piedi strumenti attuali che partendo dai dati ufficiali sappiano dare anche informazioni previsionali".
Queste saranno veicolate in parte a chi ne farà richiesta e in parte diventeranno un'esclusiva per gli aderenti a Club Italia, del quale Enit "sta rivendo il modello: chi si associa avrà accesso a una serie di dati di business intelligence più mirati".